Si dice che non c’è mai una nuova occasione per fare una buona prima impressione.

Questo perché appena incontriamo qualcuno passiamo inconsciamente in modalità giudicante. Lo incaselliamo in schemi, preconcetti e definizioni che ci rassicurano. E’ basso, grasso, alto, magro, uomo, donna, simpatico, altezzoso, antipatico, strafottente…

Rassicurazione: abbiamo bisogno di certezze quando ci troviamo di fronte al nuovo, al diverso da noi. E spesso questa esigenza di certezze ci fa dare giudizi affrettati. Vi è mai capitato di cambiare idea su una persona dopo averla conosciuta meglio? Ecco, la fretta talvolta è cattiva consigliera.

 

Gli schemi, dicevamo, ci aiutano ma ci limitano. Ci tolgono quel pizzico di sparkle e di spontaneità che può dare benzina al nostro entusiasmo quotidiano ed alla scoperta, ingenua e primordiale dell’ignoto.

 

COMPITO: come ripristinare una visione spontanea e neutra del mondo? 🌍 

Passeggia per le vie attorno a casa, immergiti in fiumane di persone, sul treno, sui mezzi pubblici o in coda in autostrada. Guarda gli altri: uomini e donne. E prova, mentalmente, a chiamarli fratelli e sorelle. Esula dal commento sull’abito, sulla sigaretta che stanno fumando, sul tono di voce, sulla corporatura. E limitati a questo commento interiore: fratello/sorella.